Femtolasik anche in caso di grave danneggiamento del flap

Nel giugno del 2018 è giunta alla nostra osservazione una donna di 38 anni che si era sottoposta due mesi prima a femtolasik bilaterale con flap da 90 micron per correggere una miopia di 6.50 diottrie nell’occhio destro e 6.25 nel sinistro.

La paziente dopo l’intervento lamentava sensazione di corpo estraneo, fotofobia e calo del visus e pertanto era stata sottoposta a maggio 2018 a sollevamento e lavaggio del lembo in entrambi gli occhi.

Dopo pochi giorni la paziente si è presentata presso la nostra struttura lamentando un peggioramento del visus e un bruciore soprattutto nell’occhio sinistro dopo il sollevamento e il lavaggio del flap.

Inoltre la paziente riferiva di aver indossato una lente terapeutica per alcuni giorni.

Il visus era di 20/20 nell’occhio destro e 20/500 nel sinistro migliorabile a 7/10 con forame stenopeico.

Il flap presentava alcune strie nell’occhio destro e alterazioni epiteliali soprattutto nel settore infero temporale e opacità diffuse nel sinistro come evidenziato all’OCT del segmento anteriore, la topografia corneale non era eseguibile nell’occhio sinistro (figura 1).

Figura 1. Aspetto topografico dell'OCT del segmento anteriore biomicroscopico nel preoperatorio.

È stata riapplicata una lente a contatto terapeutica e prescritta una terapia con sostituti lacrimali, citrato di sodio e tetraciclina compressa poiché non era chiaro se si trattasse di una patologia infiammatoria o di un altro tipo di problematica.

Il visus con lente a contatto era di 3/10 e 9/10 con foro.

Dopo sette giorni la paziente è tornata riferendo chemosi palpebrale e lacrimazione nell’occhio sinistro, all’osservazione alla lampada a fessura il flap appariva accartocciato e retratto con la parte nasale e inferiore scoperte.

A quel punto abbiamo deciso di rimuovere il flap in sala operatoria, che appariva non recuperabile (figura 2).

Figura 2. Aspetto del flap nell’immediato preoperatorio e fasi intraoperatorie.

Il giorno dopo la rimozione del flap il visus era già di 20/25, dopo sette giorni 20/20 con -0.25=-0.25 ax 20.

Dopo un mese il visus naturale era di 20/20 ed era presente un lieve haze subepiteliale.

Dopo tre, sei e docici mesi il visus naturale era di 20/20 e l’haze è andato progressivamente riducendosi (figura 3).

Figura 3. Aspetto topografico dell’OCT del segmento anteriore e biomicroscopico nel postoperatorio. 

In caso di dislocazione e danneggiamento del flap è possibile rimuoverlo completamente e ottenere una buona acuità visiva pur essendo possibile la formazione di una tenue opacità sub epiteliale: questa soluzione estrema permette di affrontare con maggiore tranquillità tale tipologia di trattamenti.

Bibliografia
  1. Andrew J, Epstein MD, Thomas E, Clinch MD, Majid Moshirfar MD, David J. Schanzlin MD, Volpicelli M, Results of late flap removal after complicated laser in situ keratomileusis, MD J Cataract Refract Surg 2005 Mar;31(3):503-10
  2. Chhadva P, Cabot F, Galor A, Karp CL, Yoo SH, Long-term Outcomes of Flap Amputation After LASIK, J Refract Surg. 2016 Feb;32(2):136-7