Cataratta e miopia in anisometropia (caso 2)

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OCT: profilo della limitante interna con lieve irregolarità bilaterale, riduzione lieve della depressione foveale, irregolarità del complesso epitelio pigmentato coriocapillare come da quadro associato a miopia elevata.

1 Osservazione ed anamnesi


La paziente, libera professionista 63enne, viene inviata da un collega per valutazione della chirurgia della cataratta in miopia elevata. La signora utilizza lenti a contatto rigide gas permeabili fin da giovane con una sotto correzione in quanto preferisce avere una buona visione per vicino.

VISUS
Per lontano
OD5/10 con -17.00D
OS8/10 con -14.50 -0.50 ax 140°
Per vicino
OD5/10 ADD 2.50
OS8/10 ADD 2.50

 

TOPOGRAFIA CORNEALE
OD K1 44.23D @42°, K2 45.37D @132°
Astigmatismo 1.13D ax 42°
Punto più sottile 470 µm
OS K1 44.13 @135°, K2 45.14D @45°
Astigmatismo -1.02D ax 135°
Punto più sottile 469 µm
esame del fundus
ESAME DEL FUNDUS: in OO moderate alterazioni corioretiniche da miopia al polo posteriore, stafiloma periferico, distrofia miopica diffusa ed esiti di barrage laser in periferia per il trattamento di degenerazione a palizzata.

 

OCT: profilo della limitante interna con lieve irregolarità bilaterale, riduzione lieve della depressione foveale, irregolarità del complesso epitelio pigmentato coriocapillare come da quadro associato a miopia elevata.
OCT: profilo della limitante interna con lieve irregolarità bilaterale, riduzione lieve della depressione foveale, irregolarità del complesso epitelio pigmentato coriocapillare come da quadro associato a miopia elevata.
Valori di misura
ALOD31,20 mmSD = 8 µm
OS30,26 mmSD = 11 µm
ACDOD3,96 mmSD = 4 µm
OS4,01 mmSD = 6 µm
LTOD4,13 mmSD = 8 µm
OS4,01 mmSD = 11µm
Spessore corneale centrale
CCTOD469 µmSD = 4 µm
OS470 µmSD = 5 µm
Valori cheratometrici n: 1,3375
ODOS
ES44,15 D(!)SD = 3 µm44,59 DSD = 2 µm
K243,28 D@38°SD = 2 µm43,84 D@125°SD = 2 µm
LT45,05 D@128°SD = 2 µm45,37 D@35°SD = 2 µm
ΔD-1,77 D@38°SD = 11µm-1,53 D@125°SD = 11µm
Valori B-B e pupilla (CW-Chord)
B-B12,1 mmlx: +0,3 mmly: +0,1 mmlx: -0,4 mmly: -0,1 mmly: +0,1 mm
P3,2mmPx; +0,0 mmPy: -0,2 mmPx: +0,1 mmPv: -0,1 mmPy: -0,2 mm

2 Cosa fare?


La paziente chiede intervento di chirurgia della cataratta e con correzione per vicino, essendo da sempre abituata all’utilizzo di lenti a contatto.
Malgrado ciò vengono discusse con la paziente le seguenti possibili opzioni operatorie.

  1. Femtofaco + IOL monofocale per lontano in OO
  2. Femtofaco + IOL monofocale con correzione per lontano nell’occhio dominante, (OS) e miopia di circa -2.50D in OD, occhio non dominante
  3. Femtofaco + IOL monofocale per vicino con refrazione postop di -2.50D in OO
  4. Femtofaco + M-IOL in OO

3 Soluzione adottata


In accordo con le richieste della paziente vengono escluse la soluzione 1 e 2 in quanto non corrispondono alle sue esigenze visive. Non viene consigliato di impiantare una M-IOL in quanto il bulbo presenta una elevata lunghezza assiale (e di conseguenza le possibili imprecisioni nel calcolo del potere della IOL abbatterebbero la qualità della visione), il fundus non garantirebbe un’outcome di successo nonostante l’angolo K sia di +0.0 mm in OD e di +0.1 mm in OS. Viene perciò suggerito di optare per la soluzione 3, come inizialmente richiesto dalla paziente. Così sarà possibile rispettare le caratteristiche visive a cui da tempo è abituata la signora. Il calcolo della IOL viene effettuato con la formula di Holladay II con un target refrattivo di -2.75D in  OO. Si decide di intervenire prima in OD, in modo da riservarsi la possibilità di aggiustare la refrazione in OS, occhio dominante, in caso di errore refrattivo. L’intervento viene eseguito, in anestesia topica con Femtolaser Catalys di AMO Abbott, Faco Sovereign di AMO Abbott usando il viscoelastico Healon di AMO Abbott ed impianto di IOL AMO Abbott AR40E di 3.00D in OD e IOL AMO Abbott AR40E di 4.00D in OS.


4 Risultato post-operatorio


La refrazione postoperatoria risulta essere di -2.00 in OO con un visus con correzione per lontano di 10/10 in OD e di 9/10 in OS ed il primo carattere DW naturale per vicino con OO.


5 Conclusione


Paziente felice di non dover ricorrere all’utilizzo dell’occhiale nella visione per vicino e di aver mantenuto le proprie abitudini visive ma con un netto miglioramento della qualità e della quantità visiva sia per lontano che per vicino.