Come uso BETABIOPTAL in caso di CONGIUNTIVITI NELL’ADULTO

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La parola agli esperti


Quante volte le capita nella sua pratica quotidiana di dover gestire questo tipo di patologia/e?
Le congiuntiviti dell’adulto sono di frequente osservazione nei nostri ambulatori specialistici oltre che nell’ambito dell’attività di pronto soccorso, anche se occorre tenere conto del fatto che a noi afferiscono soprattutto i casi più impegnativi per persistenza o gravità della sintomatologia. Poiché le patologie del segmento anteriore dell’occhio rientrano tra le mie principali aree di interesse sia clinico che di ricerca, ho una ampia casistica di pazienti che mi vengono inviati dal medico per congiuntiviti non guarite o recidivate.

Quali sono le criticità e le implicazioni che deve affrontare? 
I casi di congiuntivite che giungono alla mia osservazione sono spesso già stati trattati senza successo, oppure recidive a breve termine o forme cronicizzate. Molto spesso la congiuntivite dell’adulto non presenta particolari criticità di gestione ed il rischio di complicanze è abbastanza basso. Tuttavia si possono presentare casi di congiuntivite ad elevata componente flogistica dove c’è la coesistenza di infiammazione ed infezione, ed in questi casi la gestione del quadro infettivo deve andare di pari passo con il controllo dei fenomeni flogistici.

Quali sono le criticità e le implicazioni che deve affrontare? 
La maggior parte delle congiuntiviti batteriche si risolvono con la terapia empirica e vengono gestite senza l’aiuto degli esami di laboratorio, anche se l’identificazione dell’agente infettivo e i dati di sensibilità all’antibiotico sono utili nel caso di fallimento di una precedente terapia antibiotica e pertanto in tali casi contestualmente all’inizio di una terapia empirica procedo al test microbiologico.
In genere prediligo antibiotici ad ampio spettro per assicurare un trattamento efficace nei confronti di tutti i potenziali agenti patogeni, cui eventualmente associare un corticosteroide per controllare l’infiammazione. In tali casi le associazioni fisse corticosteroide/antibiotico rappresentano un’ottima opzione terapeutica.

Perché in questo tipo di patologia prescrive BETABIOPTAL ?
L’ampio spettro d’azione del cloramfenicolo ed il suo limitato rischio di resistenze rendono BETABIOPTAL un farmaco idoneo per un approccio empirico alla terapia delle congiuntiviti che mi garantisce anche l’elevata efficacia antinfiammatoria del betametasone, scevra dai rischi di sovrainfezione batterica.

Per quanto tempo consiglia BETABIOPTAL in questa indicazione?
In genere la terapia deve durare non meno di una settimana, ma va comunque valutata caso per caso in funzione dell’evoluzione del quadro clinico.

È soddisfatta dei risultati ottenuti con BETABIOPTAL?
Quando prescrivo BETABIOPTAL nelle congiuntiviti ad elevata componente flogistica ottengo frequentemente buoni risultati nei miei pazienti. La recente disponibilità di una formulazione in flacone multidose senza conservante rende questo prodotto ancora più affidabile per la tollerabilità locale.

Dott.ssa Rita Mencucci
Dipartimento di Oculistica - Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze

Per informazioni su Betabioptal

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