L’importanza della nutraceutica in oculistica: il punto di vista del nutrizionista

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nutrizionista

La conoscenza degli alimenti non si basa solo sul gusto, sul sapore e sul valore nutrizionale (carboidrati, lipidi, proteine, acqua, vitamine e sali minerali), ci sono componenti che svolgono un ruolo fondamentale nel legame tra cibo e salute oculare.

Nutraceutico è un neologismo sincratico formato dalla fusione fra nutrizione e farmaceutica, e si riferisce a prodotti che hanno effetti benefici sulla salute. Vengono realizzati con tecnologie speciali al fine di mantenere invariato il tasso di nutrimenti che contengono.

Qui di seguito sono elencati i più noti e recenti nutrimenti il cui beneficio a livello oculare è stato dimostrato da numerosi studi scientifici italiani e internazionali.

Le vitamine liposolubili e betacarotene

Una carenza cellulare di queste vitamine in gestazione ha dato origine a patologie oculari nei nascituri. Nello specifico studi effettuati su madri obese che avevano subìto chirurgia bariatrica (con conseguente malassorbimento di nutrimenti) hanno evidenziato che i nuovi nati presentavano numerose patologie oculari tra cui microftalmo e anoftalmia congenita. La vitamina A è essenziale per il buon funzionamento della retina, è implicata nell’adattamento dell’occhio all’oscurità e trasforma la rodopsina e la fotopsina, due molecole che partecipano alla trasformazione dell’impulso nervoso in segnale visivo. Molti studi hanno dimostrato gli effetti protettivi del retinolo e del suo precursore, il betacarotene, nella ARMD.

La vitamina E è un potente antiossidante, protegge le cellule dell’occhio contro i radicali liberi, rallentando così il naturale processo di ossidazione cellulare, e facilita l’assorbimento della vitamina A.

Riguardo alla vitamina D recenti studi hanno dimostrato che i soggetti deficitari hanno un aumentato rischio di 2,6 volte di sviluppare ARMD.

La melatonina, secreta dalla ghiandola pineale, non soltanto riequilibra il ritmo circadiano dell’organismo ma ha una potente azione antiossidante. Sono in corso studi per indagare il ruolo che la melatonina può avere nel trattamento del glaucoma, della ARMD e come agente in grado di rallentare l’insorgenza della retinopatia diabetica e della cataratta.

I probiotici insieme a un regime ricco di antiossidanti permettono di: prevenire il rischio di malattie oculari ereditarie o per le quali si ha una familiarità; rallentare la progressione delle malattie oculari già esistenti; preservare la vista ed il benessere dell’occhio; fornire un corretto apporto di vitamine e sali minerali.

La flora batterica intestinale deve essere il più possibile differente, in quanto la biodiversità del microbiota intestinale partecipa al corretto funzionamento fisiologico dell’organismo e protegge dall’insorgenza di patologie infiammatorie croniche a livello oculare, come la sindrome di Sjogren, la retinopatia diabetica e l’ARMD.

La polidatina è un potente antiossidante e antiradicalico, estratto dalle radici di una pianta cinese, il quale presenta una biodisponibilità eccezionale che gli permette un elevatissimo assorbimento fino a 50 volte superiore rispetto al resveratrolo. Ha dato ottimi risultati nella prevenzione di patologie come la retinopatia diabetica e l’ARMD.

Il coenzima Q10 è un potentissimo antiossidante che contrasta i meccanismi proapoptotici e stabilizza le membrane mitocondriali in caso di stress ossidativo. Risulta efficace nelle malattie neurodegenerative, come nel trattamento del glaucoma.

L’acido ialuronico è un polimero che è stato scoperto proprio nell’occhio e ha un ampio uso oftalmico. Stimola la riparazione cellulare.

Luteina e zeaxantina sono coloranti naturali presenti nelle verdure a foglia verde, con proprietà antiossidanti. Prevengono e rallentano la progressione di cataratta e ARMD, neutralizzando i radicali liberi che possono danneggiare la retina. Inoltre filtrano la luce blu dei raggi UV che aggredisce i fotorecettori dell’occhio.

La vitamina C ha proprietà antiossidanti molto note ma è anche essenziale per il buon funzionamento delle cellule della retina, diminuisce infatti il rischio di sviluppare cataratta e rallenta la progressione della ARMD.

Lo zinco è un sale minerale antiossidante che trasportata la vitamina A dal fegato alla retina. Qui viene prodotta la melanina necessaria a proteggere l’occhio. Lo zinco è molto presente nell’occhio soprattutto nella retina e nella coroide, il tessuto vascolare sottoretinico.

Gli acidi grassi polinsaturi omega 3 e 6 si trovano entrambi in buona concentrazione nel tessuto retinico. Bassi valori di omega 3 e 6 sono associati a molte malattie oculari come ARMD, sindrome dell’occhio secco e glaucoma.

Il DHA o acido docosaesaenoico è un acido grasso essenziale della seria omega 3 detti acidi grassi essenziali perché sintetizzati solo in scarse quantità dall’organismo umano. La sintesi del DHA diminuisce fisiologicamente con l’aumentare dell’età. Il ruolo del DHA è fondamentale per il benessere oculare in quanto:

  • partecipa alla conduzione degli impulsi nervosi e visivi;
  • è presente nelle membrane dei segmenti esterni dei bastoncelli della retina, dove regola le funzioni della rodopsina, il pigmento proteico che ci permette di vedere anche in condizioni di scarsa luminosità;
  • ha un ruolo strutturale e di buon funzionamento del cervello infatti il DHA costituisce il 97% degli omega-3 contenuti in questo organo.

Dato che non è sempre facile trovare questi nutrimenti nei cibi in quantità sufficiente ad espletare la loro azione protettiva, in specifiche condizioni, e sotto prescrizione medica, possono essere addizionati negli alimenti oppure si possono ritrovare in forma standardizzata negli integratori alimentari.

Dal retinolo ai carotenoidi, dalla melatonina ai prebiotici sono molti i nutrimenti protagonisti di studi scientifici che hanno dimostrato di avere un ruolo chiave nel benessere oculare. La conclusione più importante di tutti gli studi condotti e della mia personale esperienza professionale è che un’alimentazione variata ed equilibrata svolge un ruolo preventivo rispetto alle malattie croniche oculari, soprattutto se mantenuta nel tempo.