Glaucoma dalla A alla Z al XIII Congresso nazionale S.I.GLA.

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il Prof. Aldo Caporossi ci parla del XIII Congresso nazionale S.I.GLA.

Professor Caporossi, il XIII Congresso nazionale S.I.GLA. è ormai alle porte: sarà un evento che tratterà a 360° il glaucoma. Vuole darci qualche anticipazione?

La Società Italiana Glaucoma (S.I.GLA.) nasce per occuparsi dello studio e dell’informazione sulla diagnosi e terapia medica, laser e chirurgica di questa importante malattia. Negli ultimi anni in Italia le Società scientifiche monotematiche hanno avuto un ruolo determinante nella crescita culturale dei nostri specialisti, portando l’evoluzione di questi settori in mano non a pochi ma a tutti gli oculisti. SIGLA, alla pari di altre società monotematiche, si è assunta questo ruolo con la messa in atto di corsi, congressi, pubblicazioni e libri sull’argomento, ma soprattutto con l’insegnamento di questa materia che ha prodotto e produrrà cultura e proseliti. Il Congresso nazionale SIGLA, previsto a Roma dal 15 al 17 giugno prossimi, è la continuazione di questa opera e spero che l’impegno che io ed il consiglio direttivo abbiamo profuso in questa organizzazione avrà i suoi frutti. Il primo giorno di congresso sarà concentrato sull’approfondimento dalla “A” alla ”Z” di questa malattia con le spiegazioni di diagnosi ed esami funzionali, sintomi, terapia medica, laser e chirurgica, giornata dedicata ai giovani professionisti che avranno molte facilities per venire a questo congresso; inoltre ci saranno i Simposi delle Società monotematiche (SIETO, GIVRE, AICCER, SITRAC) e un Dry-lab. Venerdì avrà luogo la giornata delle tavole rotonde e della chirurgia ed in più i Meet-the-Expert. Sabato invece ci saranno le sessioni rivolte ad Infermieri e Ortottisti, e poi ancora letture magistrali di ospiti internazionali, la sessione di medicina legale, ulteriori Simposi e Meet-the–Expert.

A proposito di glaucoma e nuove opportunità terapeutiche, uno dei fili conduttori della tre giorni scientifica, cosa possiamo dire?

Le novità terapeutiche sono mediche e riguardano le nuove formulazioni, i nuovi sistemi di cura, gli inserti che rendano la compliance del paziente una realtà, affinché non ci siano più percentuali fino al 50% dei pazienti che eseguono male la terapia. Le nuove chirurgie, le MIGS, che renderanno la chirurgia del glaucoma più diffusa, con un campo di applicazioni nuove per la riduzione delle molecole e colliri usati in terapia medica e non scevri di effetti collaterali, un futuro sul quale crescere con attenzione e grande lavoro da parte di tutti.

Quali sono gli elementi decisionali per la scelta del tipo di chirurgia da attuare?

Divenire sempre più eziopatogenetici, operare e terapeutizzare il punto di arresto della “via” per l’eliminazione dell’umor acqueo e ripristinare l’anello interrotto come per la cornea, in cui è possibile curare la parte malata con le chirurgie lamellari, e quindi risolvere in maniera più mirata e questo grazie alla diagnostica ed alla chirurgia più selettiva ed adattata a quel singolo paziente.

Di estrema rilevanza resta il nodo della diagnosi precoce della patologia, troppo spesso trascurata.

Il problema più importante resta la diagnosi precoce: è necessaria più attenzione da parte dei pazienti, questa malattia non può continuare ad essere scoperta tardi quando i danni, che sono sempre irreversibili, sono conclamati. Il glaucoma si può prevenire, e agendo in direzione di una maggiore informazione e consapevolezza si potrà salvare la vista di tanti pazienti.