Panoramica sulla congiuntivite
La congiuntivite infettiva è l’infiammazione della congiuntiva dovuta ad un’infezione causata da batteri, virus o clamidia. La congiuntivite allergica è l’infiammazione della congiuntiva dovuta a una reazione di ipersensibilità che viene innescata dall’esposizione ad un allergene. I pazienti presentano occhi rossi irritabili e/o secrezione.
Si stima che circa 1,3 milioni di casi di congiuntivite acuta siano diagnosticati ogni anno nel Regno Unito. Indagini indicano che i medici fanno una diagnosi differenziale accurata approssimativamente nel 40-75% dei casi.
Congiuntivite batterica
La congiuntivite batterica è causata dai seguenti batteri:
- Staphylococcus spp;
- Streptococcus pneumoniae;
- Haemophilus influenzae;
- Moraxella catarrhalis.
Bambini ed anziani sono a rischio più elevato di congiuntivite infettiva e inoltre sono fattori predisponenti i seguenti:
- contaminazione della superficie congiuntivale;
- raffreddore recente, infezione del tratto respiratorio superiore o sinusite;
- diabete (o altre patologie compromettenti il sistema immunitario);
- corticosteroidi (sistemici o topici, che compromettono la resistenza oculare all’infezione);
- blefarite (o altra infiammazione oculare cronica).
I sintomi di congiuntivite batterica sono:
- manifestazione acuta: con arrossamento, fastidio (solitamente descritto come bruciore o sensazione di corpo estraneo), secrezione (può causare temporaneo offuscamento della vista) e formazione di croste sulle palpebre;
- palpebre spesso incollate insieme al mattino che devono essere bagnate per essere aperte;
- generalmente bilaterale – un occhio può essere interessato prima dell’altro (da uno a due giorni).
Congiuntivite virale
L’adenovirus è la causa più comune di congiuntivite infettiva acuta e lo spettro della malattia varia da lieve a grave. Le due sindromi di infezione adenovirale sono febbre faringo congiuntivale e congiuntivite epidemica e cheratocongiuntivite. I fattori che predispongono alla congiuntivite virale sono:
- raffreddore recente e infezione del tratto respiratorio superiore;
- bassi standard igienici;
- condizioni di affollamento (scuole, raduni, ambulatori);
- cliniche oculistiche (trasmissione mediante dita dei clinici, prismi del tonometro, ecc.);
I sintomi della congiuntivite virale sono:
- manifestazione acuta: con arrossamento, fastidio (solitamente descritto come bruciore o sensazione di corpo estraneo), secrezione (può causare temporaneo offuscamento della vista) e formazione di croste sulle palpebre;
- palpebre spesso incollate insieme al mattino che devono essere bagnate per essere aperte;
- generalmente unilaterale in un primo tempo, diventa bilaterale; il primo occhio è generalmente più colpito;
- possibile storia di precedente infezione del tratto respiratorio superiore, leggera febbre.
Diagnosi e trattamento attuale
La diagnosi differenziale è importante per assicurare che a ogni paziente sia dato un appropriato piano di trattamento. La diagnosi differenziale tra congiuntivite virale e altre forme di congiuntivite è necessaria per identificare se la causa di infezione/occhi rossi è una delle seguenti:
- altre forme di congiuntivite: batterica, da clamidia, da herpes (simplex o zoster) o allergica;
- altre cause di grave rossore dell’occhio: glaucoma ad angolo chiuso, cheratite, uveite anteriore.
Attualmente la diagnosi è confermata da quella individuale del medico o attraverso test diagnostici come culture cellulari e reazione a catena della polimerasi (PCR).
Il trattamento della congiuntivite batterica può essere farmacologico o non farmacologico.
Trattamento farmacologico:
- trattamento topico con antibiotico ad ampio spettro, che può migliorare l’outcome a breve termine e rendere il paziente meno infettivo per gli altri;
- cloramfenicolo 0.5% gocce: 2 ogni ora per 2 giorni, poi 4 volte al giorno per 5 giorni;
- cloramfenicolo 1% unguento: quattro volte al giorno per 2 giorni, poi 2 volte al giorno per 5 giorni;
- acido fusidico 1% gocce oftalmiche: 2 volte al giorno per 7 giorni;
consigliare al paziente di ritornare/chiedere ulteriore aiuto se i sintomi persistono.
Pazienti sottoposti a trattamenti a lungo termine possono sviluppare reazioni allergiche rispetto a principi attivi o a sistemi di conservazione. È opportuno passarli a preparazioni senza conservanti.
Trattamenti non farmacologici:
- bagnare/pulire le palpebre con garza o cotone idrofilo imbevuto in soluzione salina o acqua bollita (raffreddata) per rimuovere le croste;
avvisare il paziente che questa patologia è contagiosa (non condividere asciugamani, ecc.). - Il trattamento della congiuntivite virale può essere farmacologico o non farmacologico.
Trattamento farmacologico:
- agenti antibatterici non sono efficaci in condizioni virali;
- attuali agenti antivirali sono inefficaci anche in infezioni da adenovirus;
- lacrime artificiali ed unguenti lubrificanti (gocce per l’uso durante il giorno, unguenti non medicali per l’uso al momento di andare a dormire);
- vasocostrittori e antistaminici topici possono essere utilizzati per forte prurito.
Pazienti sottoposti a trattamenti a lungo termine possono sviluppare reazioni allergiche che possono essere rispetto a principi attivi o a sistemi di conservazione. È opportuno passarli a preparazioni senza conservanti.
Trattamento non farmacologico:
- lavare bene le mani prima e dopo l’esame;
- non sottovalutare la condizione perché è altamente contagiosa per familiari, amici e colleghi di lavoro (non condividere asciugamani, ecc.);
- avvisare il paziente: la patologia è normalmente autolimitante, si risolve in 2-3 settimane;
- infezione da adenovirus accertata necessita di 2 settimane di assenza da lavoro/scuola;
- impacchi freddi possono dare un sollievo sintomatico;
- riesame per monitorare la comparsa di segni corneali o lo sviluppo di pseudomembrane congiuntivali (in questo caso, riferire).
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INFO
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