CSO Polaris

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CSO Polaris
Fig. 7

Analisi avanzata del film lacrimale

a cura di CSO Costruzione Strumenti Oftalmici

Il Polaris è uno strumento che permette un’analisi dettagliata delle caratteristiche del film lacrimale. Nello specifico, con il Polaris è possibile valutare la qualità e la quantità del film lipidico, misurare il menisco lacrimale inferiore, valutare la stabilità e la regolarità del film lacrimale e valutare la regolarità della superficie della cornea.
Tutti questi esami sono eseguiti con metodi non invasivi, cioè senza l’utilizzo di alcun colorante disciolto nel film lacrimale.
Il Polaris è costituito da una sorgente di luce diffusa, che sostituisce il sistema illuminante della lampada a fessura. Si usa quindi come un accessorio del biomicroscopio. La fonte illuminante è costituita da una luce a led, è quindi una luce fredda che non stimola un eccesso di lacrimazione nel soggetto esaminato e non induce evaporazione. Attraverso il biomicroscopio si osserva l’immagine proiettata dal Polaris e riflessa sul film lacrimale.

Procedura di esame
Il paziente viene esaminato facendogli appoggiare la testa alla mentoniera della lampada a fessura, come in un normale esame al biomicroscopio. Il sistema illuminante della lampada a fessura deve essere spostato lateralmente e deve essere spento. Il Polaris viene posizionato sulla lampada a fessura, utilizzando il sostegno del tonometro e deve essere tenuto più vicino possibile all’occhio.
Più il Polaris è vicino all’occhio, più è ampia l’area illuminata dallo strumento. La luce riflessa dal film lacrimale può essere osservata come un’area circolare bianca che copre la cornea quasi completamente.
Il sistema osservante è posto in modo da consentire l’osservazione attraverso il foro centrale del Polaris, mediante uno degli obiettivi del biomicroscopio.
Inizialmente, è bene impostare un ingrandimento basso, sebbene possa poi essere aumentato per esaminare in dettaglio i quadri interferometrici e il menisco lacrimale.

Analisi del film lipidico
Mediante il Polaris è possibile eseguire un’analisi interferometrica dello strato lipidico del film lacrimale. Il biomicroscopio deve essere messo a fuoco sul piano del film lacrimale, mentre l’immagine della luce diffusa proiettata dal Polaris rimane sfuocata. A seconda dello spessore e della regolarità dello strato lipidico, questo assume aspetti diversi: struttura amorfa, aspetto marmoreo, aspetto ondulato, frange di interferenza di colore giallo, marrone, blu o rossastro. Nelle figure 1 e 2 sono rappresentati alcuni quadri interferometrici.

Fig. 1
Fig. 1
Fig. 2
Fig. 2

 

 

Altezza del menisco lacrimale inferiore
La maggior parte delle lacrime si raccoglie nel menisco lacrimale inferiore e superiore. La misura del menisco lacrimale che si forma sui margini delle palpebre offre, quindi, un’utile indicazione del volume di lacrime prodotto. Il menisco lacrimale può essere valutato considerandone l’altezza, la regolarità e la forma. La graduazione non è accurata in presenza di una lacrimazione riflessa. L’intensità luminosa del Polaris è calibrata in modo da non causare abbagliamento nel soggetto esaminato, inoltre, essendo luce fredda, non stimola un eccesso di lacrimazione riflessa.
Il Polaris permette di evidenziare la forma e l’altezza del menisco lacrimale senza instillare alcun colorante e quindi senza alterare la composizione delle lacrime.
Un menisco lacrimale normale ha una forma convessa vicino al margine palpebrale e presenta una curvatura concava nella parte centrale. Il menisco lacrimale normale, osservato mediante il Polaris, presenta una tipica linea nera (black line), in corrispondenza della concavità del profilo del menisco (figg. 3 e 4).

Fig. 3
Fig. 3 Aspetto del menisco lacrimale illuminato mediante il Polaris: l’immagine raffigura un menisco lacrimale adeguato.
Fig. 4
Fig. 4 Menisco lacrimale irregolare e abbassato.

Stabilità e regolarità del film lacrimale
Il Polaris permette di valutare la stabilità e la regolarità del film lacrimale, mediante la misura del break up time non invasivo (NIBUT). Infatti, è possibile inserire nel cilindro interno del Polaris delle griglie, in modo da proiettare delle immagini strutturate sulla superficie del film lacrimale. Osservando la regolarità dell’immagine riflessa dal film lacrimale è possibile misurare il tempo di rottura del film lacrimale (NIBUT).
Il tempo di rottura non invasivo (NIBUT) è la misurazione, in secondi, del tempo trascorso fra l’ultimo ammiccamento completo e la comparsa della prima discontinuità nel film lacrimale. Con il Polaris può anche essere osservata una fase di pre-rottura, che rappresenta il tempo di assottigliamento del film lacrimale. Queste misure possono essere eseguite con e senza le lenti a contatto.
Per ottenere una misura affidabile, il paziente deve essere adeguatamente istruito. Il soggetto esaminato guarda dritto davanti a sé ed è incoraggiato ad ammiccare regolarmente. Poi si chiede al paziente di mantenere gli occhi aperti, senza sbattere le palpebre il più a lungo possibile. Con un cronometro, si misurano i secondi fra l’ultimo ammiccamento completo e la prima rottura dell’immagine riflessa sul film lacrimale (figg. 5 e 6).

Fig. 5
Fig. 5 Griglia per la misura del NIBUT.
Fig. 6
Fig. 6 Le irregolarità dell’immagine indicano un film lacrimale irregolare e discontinuo.

Regolarità della cornea
Il Polaris può essere utilizzato anche per valutare la regolarità del profilo corneale. Inserendo nel cilindro interno dello strumento l’apposita griglia, è possibile proiettare sulla cornea una serie di cerchi concentrici, eseguendo in questo modo una cheratoscopia. Una cornea regolare restituirà l’immagine di una serie di anelli concentrici tutti alla stessa distanza. Qualsiasi irregolarità della superficie della cornea causerà un’irregolarità dell’immagine riflessa. Anelli più vicini corrispondono a zone di cornea più curve, mentre anelli più lontani corrispondono a zone di cornea più piatte (fig. 7).

Fig. 7
Fig. 7

C.S.O.
Costruzione Strumenti Oftalmici
www.csoitalia.it

 

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