La teleoftalmologia 2016: l’esperienza di igor®

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INTRODUZIONE

La teleoftalmologia (TO) consiste nell’approccio clinico e terapeutico al paziente (e-Health) mediante l’impiego di sistemi informatici e di telecomunicazione. Già ampiamente diffusa a livello mondiale, si pone come obiettivi quelli di migliorare l’assistenza al paziente, ampliare l’offerta sanitaria e l’accesso alle cure mediche riducendone i costi complessivi. Studi internazionali rivelano che il 93% delle patologie oculari può essere individuato grazie ad esami automatizzati e che in circa l’80% dei casi è possibile mettere in pratica una prevenzione efficace mediante uno screening precoce. Nonostante ciò a livello mondiale più di 285 milioni di persone (5% della popolazione) sono affette da patologie oculari non meglio diagnosticate. La distribuzione degli specialisti in oftalmologia è infatti disomogenea e concentrata nelle aree a più forte sviluppo industriale ed urbano: nei 196 Paesi presenti nel mondo ci sono 206.812 oculisti. Il 57% di questi Stati ha meno di 30 oculisti per milione di abitanti e il 39% addirittura meno di 10. Solo l’8% ne possiede più di 100 e l’87% dei medici oftalmologi esercita la professione in soli 36 paesi (18%). In uno scenario di questo tipo lo sviluppo della TO si pone quindi un duplice obiettivo: il primo, in un progetto di ampio respiro internazionale, ha lo scopo di portare competenze mediche e possibilità di diagnosi e cura in Paesi con scarse possibilità economiche, con territori estremamente estesi e con bassa disponibilità di personale sanitario dedicato. Numerosi progetti sono oggi attivi in realtà come quella cinese, indiana, brasiliana e sudafricana per lo screening e la gestione a distanza di patologie quali la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare senile e la retinopatia del prematuro, con buoni risultati in merito a diagnosi precoce, management e follow-up. Il secondo obiettivo, a livello locale, è quello di facilitare l’accesso alle procedure diagnostiche in Paesi che già dispongono di un Sistema Sanitario organizzato ma che si trovano sempre più in difficoltà nel soddisfare le esigenze della popolazione in via di invecchiamento. Stati come ad esempio la Gran Bretagna e la Svezia stanno già mettendo in atto strategie che prevedono l’impiego della TO nelle pratiche mediche quotidiane, mentre Canada, USA e Australia prevedono addirittura programmi di rimborso attraverso fondi governativi o assicurazioni private.
Nonostante il sempre crescente numero di dati a sostegno dell’efficacia della TO numerose problematiche rappresentano delle sfide, come ad esempio la non omogenea distribuzione delle infrastrutture di telecomunicazione, i costi di acquisto dell’equipaggiamento e delle strumentazioni necessarie, il controllo dell’accuratezza dei macchinari e dell’appropriatezza diagnostica, la mancanza di linee guida e di personale addestrato, le questioni legali inerenti la privacy e la sicurezza. Molteplici sono anche le perplessità in merito all’adeguatezza di una medicina che sembra depauperare la relazione medico-paziente, dal punto di vista sia dello specialista sia del paziente.
Lo scopo del nostro studio è valutare l’efficacia organizzativa del primo network italiano di telediagnostica oftalmologica, IGOR® il Prontoculista (Internet Group Ophthalmology Report), ideato nel 2013 ad opera della innovativa start up novarese SolMed Tech. Inizialmente testato su centri diagnostici pilota, IGOR® è oggi non solo in forte espansione sul territorio italiano, ma anche un brevetto protetto in 58 Paesi. La soddisfazione del paziente che si approccia al suo utilizzo è indicatore indiretto della semplicità e della fruibilità del sistema.

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MATERIALI E METODI

IGOR® è fondato sulla collaborazione tra centri diagnostici selezionati (IGOR® Point – IP) ed oculisti refertatori certificati (IGOR® Specialist – IS).
Il paziente effettua una registrazione gratuita creando un account personale protetto sul web oppure mediante app mobile (disponibile su Apple Store e Google Play) e geolocalizza l’IP più vicino. Senza necessità di prenotazione, in questi centri personale addestrato sottopone il paziente all’esame diagnostico richiesto. Le immagini vengono immediatamente caricate sui server della Centrale Operativa e automaticamente si attiva la rete degli IS, garantendo l’emissione del referto sull’account personale del paziente entro 72 ore. L’IS accede agli esami da remoto e li valuta per mezzo di semplici maschere standard. Se l’esame è dubbio o le immagini sono di scarsa qualità, può chiederne la ripetizione, gratuita per il paziente.
In caso di particolari esigenze è possibile scegliere l’IS ed eventualmente richiedere una second opinion. Al paziente viene sempre suggerito di lasciare un feedback sulla qualità del servizio offerto.
Come sistema di controllo, ogni mese un Comitato Scientifico di specialisti rivaluta una percentuale di esami a campione.
I costi a carico del paziente sono inferiori a quelli medi dei ticket sanitari regionali. Gli specialisti vengono retribuiti direttamente dalla Centrale Operativa per la loro opera intellettuale.
Gli esami attualmente disponibili presso gli IP sono molteplici: tomografia a coerenza ottica (OCT), campo visivo computerizzato (CVC), retinografia digitale e ad autofluorescenza (FAF), topografia corneale e digital imaging alla lampada a fessura (Pic2Aask®).
Il sistema, criptando i dati sensibili del paziente, è progettato per censire il flusso degli esami registrando per ogni singola transazione dati quali tipologia di esame, qualità delle immagini, età del paziente, patologia e gravità, terapie in corso, IP, IS, tempi di refertazione e consegna, indice di gradimento e molti altri ancora.
Dai dati censiti nel 2015 è stato estrapolato un campione di 100 pazienti e valutata la loro soddisfazione mediante analisi di un questionario composto da 20 domande.

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RISULTATI

Il feedback dei pazienti sul servizio offerto è stato valutato su una scala di valori compresa tra 1 e 5. Il risultato medio si è rivelato estremamente positivo, pari a 4,15 ± 0,46.
L’82% dei pazienti raccomanderebbe l’utilizzo della TO, sottolineando la facilità di comprensione delle maschere di refertazione.
Il 95% si è dichiarato soddisfatto in merito alla rapidità del servizio e all’assenza di liste d’attesa: tutti gli esami caricati sui server sono infatti stati refertati entro le 72 ore garantite e la media dei tempi di attesa per la ricezione del referto è stata pari a 29,36 ± 1,15 ore.
Il 91% ha apprezzato la convenienza economica: il costo medio è stato di 33,65 euro con un risparmio stimato sui prezzi dei ticket sanitari di 6,53 euro, pari al 19,41% di risparmio pro capite per ogni transazione.

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI

La telemedicina (TM) è da tempo ampiamente utilizzata in ambito radiologico, cardiologico, pneumologico, dermatologico e in medicina d’urgenza e rappresenta oggi una realtà fortemente innovativa anche per l’oculistica, specialità già di per sé ad alta densità tecnologica. La comunità medica internazionale pone sempre più attenzione riguardo alla continua evoluzione delle sue potenzialità e applicazioni, che vanno oggi ben oltre il previsto. Un’attenta metanalisi della letteratura è stata pubblicata nel 2015 da The Cochrane Library col fine di valutare la sensibilità, l’efficacia e la sostenibilità della TM in merito all’attività professionale e alla riorganizzazione dell’offerta sanitaria in Paesi industrializzati ed in via di sviluppo. I risultati sono molto incoraggianti ed evidenziano come la TM sia equivalente in termini di efficacia alla medicina tradizionale face to face, con l’ulteriore vantaggio di ampliare l’offerta specialistica sul territorio riducendo i costi e le liste d’attesa.
La TO ha quindi come principale obiettivo quello di coniugare l’esigenza di diagnosi precoce con quella di attenta sorveglianza clinica di patologie ampiamente diffuse e potenzialmente invalidanti. I dati raccolti nella nostra esperienza sono concordi con quelli presenti in letteratura ed evidenziano che il network telematico offre numerosi vantaggi, soprattutto per i pazienti. La presenza capillare sul territorio consente di alleggerire la sanità pubblica dagli esami di primo livello demandandoli ad operatori addestrati non sanitari in centri dislocati. L’assoluta semplicità di collaborazione degli specialisti è a garanzia della qualità della prestazione offerta. In questo modo si migliora l’accessibilità al servizio e si garantisce un abbattimento delle liste d’attesa. Il paziente può usufruire di un servizio facile da trovare ed utilizzare, in modo rapido e con notevole vantaggio economico. Il risparmio avviene in termini non solo di denaro, ma anche di tempo e spostamenti, rivelandosi estremamente gradito sia dai giovani lavoratori sia dalla popolazione anziana. La creazione di un archivio digitale è un’innovazione che semplifica e rende più efficiente la gestione dei documenti medici per il personale sanitario e per il paziente stesso. Dal punto di vista del professionista questo sistema permette una comoda modalità di refertazione totalmente tracciabile ed apre inoltre la possibilità di un dialogo futuro, in quanto ogni IS è geolocalizzabile per richiedere un’ulteriore consulenza o per proseguire l’iter diagnostico qualora necessario. Il compenso ottenuto non risulta come prestazione sanitaria, ma come consulenza intellettuale.
La sensibilità diagnostica, l’affidabilità, l’efficacia e la sostenibilità sul territorio sono le caratteristiche

fondamentali che rendono il sistema valido per un futuro sviluppo con utilizzo intelligente di risorse che già sono a disposizione di tutti, con pochi e semplici click.
La TO rappresenta l’adattamento ai tempi moderni di una disciplina antica, che ha oggi assunto una peculiare connotazione ad elevato contenuto tecnologico, senza correre il rischio di sminuire la professione del medico in quanto tale. Bisogna infatti tenere sempre ben presente che questo sistema permette di ottenere in modo semplice e veloce dei referti di esami strumentali che in sé e per sé non sono sufficienti a porre diagnosi di patologia né tantomeno a smentirla. La supervisione dell’oculista è infatti necessaria per l’interpretazione e l’integrazione dei dati raccolti in funzione della personale valutazione del singolo paziente.

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