Follow-up dei pazienti operati di cataratta: iTrace-Aberrometer

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introduzione

ITrace-Aberrometer: uno strumento imprescindibile per una attenta analisi dei pazienti operati di cataratta.
Nella nostra pratica clinica utilizziamo dal 2012 l’aberrometro ITRace. Impieghiamo dai 30 ai 45 secondi per effettuare una analisi completa bilaterale. L’acquisizione di routine consente di ottenere l’analisi topografica, wavefront anteriore, totale ed interno ed analisi oggettiva della effettiva posizione della IOL sul piano frontale. (fig. 1a, 1b)
È a tutt’oggi universalmente riconosciuto come la qualità della visione sia strettamente correlata alla posizione della IOL all’interno del sacco ed alla sua stabilità nel follow-up, specie considerando le lenti di ultima generazione ad avanzata tecnologia.

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L’avvento della chirurgia Femtolaser nella chirurgia della cataratta permette di effettuare capsulotomie sempre più precise ed allineate alle nostre richieste. La capsulotomia ideale dovrebbe essere circolare, centrata sull’asse ottico del cristallino e con un diametro di 5,20 mm (Packer British Journal 2015).
Un’apertura capsulare simmetrica e ben centrata dovrebbe garantire una distribuzione uniforme delle forze fisiologiche di contrazione del sacco. È di estrema attualità il dibattito sulla reale efficacia di una perfetta capsulotomia in termini di miglior qualità visiva. La comunità scientifica a tutt’oggi non ha ancora riconosciuto una chiara superiorità della chirurgia Femtolaser sulla faco-standard in termini di migliori risultati funzionali.
Il self positioning della IOL all’interno del sacco pare sia indipendente dalla centratura della capsulotomia anteriore.
La disponibilità di nuovissime IOL ad incastro capsulare anteriore (tipo Topcon e Morcher) rendono assolutamente indispensabile un perfetto sizing ed una perfetta centratura della capsulotomia ottenibili solo con la tecnologia Femtolaser.
Indipendentemente dalla tecnologia utilizzata rimane comunque indubbia la necessità di oggettivare la reale posizione della IOL nel sacco e le sue variazioni di posizione nel follow-up. Entra qui in aiuto l’aberrometro ITrace che permette di ottenere tutti i dati necessari con estrema rapidità, precisione e ripetibilità.
L’unità diagnostica ITrace è in grado di espletare le funzioni di cinque strumenti differenti: autorefrattometro, topografo, pupillometro, aberrometro e misuratore dell’ampiezza accomodativa.
L’ITrace è l’unico strumento sul mercato che consente di acquisire il WF totale centrato sulla pupilla come pure sull’asse visivo (a metà del I° Purkinje Reflex).

Follow-up topografico-Analisi WF- Analisi oggettiva della IOL

  • Il follow-up topografico permette di valutare con precisione l’impact della chirurgia sulla cornea (Surgical Induced Astigmatism).
  • L’analisi WF consente una valutazione refrattiva più completa integrando ad essa il comportamento interno della IOL.
  • L’analisi oggettiva della IOL mette in correlazione in maniera precisa la geometria dell’impianto con le reference lines di interesse (Asse Visivo, Pupil Center, Limbus Center).

Caso clinico 1

(F.U. TOPOGRAFICO)
OD rotazione post-chirurgica di asse cheratometrico di 13° (astigmatismo WF pre/post 4mm). (fig. 2a, 2b)

Caso clinico 2

(ANALISI WF INTERNA)
Comportamento aberrometrico di due IOL toriche a differente grado di asfericità. (fig. 3a, 3b)

Caso clinico 3

(ANALISI OGGETTIVA DEL COMPLESSO SACCO/IOL)
OD Fimosi della ressi anteriore con variazione Effective Lens Position (ELP).
IOL torica customizzata SE 20.5 cil 6,25@98°.

Fimosi del sacco con shift refrattivo ipermetropico (variazione effective lens position). (fig. 4a, 4b)

  • WF refraction F.U. 15 gg -0,12 -0,87@164°.
  • WF refraction F.U. 16 mesi +0,75 -0,75@164°.
  • Delta: +1D.

I tre casi sopradescritti appaiono evidenti anche ad un occhio non perfettamente allenato alle dinamiche wavefront.
Sottolineiamo come ad una analisi più attenta possiamo differenziare:

  • Tilting “patologici” della IOL dai tilting “fisiologici” indotti dalla parallasse tra piano corneale e piano IOL (utilizzo dei riflessi di Purkinje P1/P4).
  • Il decentramento del piatto precoce e/o tardivo riferito a diversi assi di riferimento.
  • La rotazione dell’asse di impianto delle IOL toriche con la possibilità di una immediata analisi di correzione grazie al Toric IOL Check and Enhancement tool (Fig. 5a).

5a

In conclusione riusciamo ad ottenere tutte le informazioni necessarie nella routine ambulatoriale senza spreco di tempo e con la possibilità di monitorare attentamente il follow up del paziente, senza trascurare la valenza di tali informazioni dal punto di vista medico legale.

 

Andrea Cantagalli
Giulia Golfieri

Casa di Cura Villa Erbosa Bologna-Gruppo San Donato (GSD)
Unità Operativa-Oculistica

 

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