XXXVII Congresso Internazionale VideoCatarattaRefrattiva

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Anche quest’anno il Congresso Internazionale VideoCatarattaRefrattiva, giunto alla 37° edizione, ha offerto una occasione importante di aggiornamento e approfondimento su alcuni argomenti di grande attualità in chirurgia oculare. La manifestazione è iniziata con la conferenza stampa a cui oltre al dottor Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano e fondatore del Congresso, sono intervenuti il dottor Vittorio Picardo (Roma), il dottor Johann Kruger (Sudafrica) e il dottor Marc Mullie (Canada). In tale occasione sono stati anticipati gli argomenti delle relazioni presentate al congresso, che si è confermato come uno degli eventi più seguiti del settore grazie alla presenza di relatori dal calibro davvero internazionale.
Tra i momenti più attesi del congresso ricordiamo il collegamento satellitare con trasmissioni di chirurgia live da centri chirurgici di Bucarest, Il Cairo, Istanbul, Zagabria e Milano, noti a tutti in quanto esprimono il massimo della tecnologia oftalmologica per la chirurgia del segmento anteriore.
A VideoCatarattaRefrattiva si è discusso dell’allarme lanciato dalla OMS per la pandemia di miopia che dall’estremo oriente si è diffusa agli Stati Uniti e ha raggiunto anche l’Europa. Per quanto riguarda l’Italia, i dati dell’European Eye Epidemiology Consortiun riferiscono una prevalenza della miopia pari al 30%, molto vicina a quella stimata per gli Stati Uniti del 35%. Sebbene i dati siano ancora lontani da quelli registrati in molti paesi dell’Asia, dalla Cina a Singapore e Taiwan, in cui la prevalenza varia dal 60% a oltre il 90%, le previsioni sono preoccupanti perché si parla di circa 2,5 miliardi di persone miopi nel mondo entro il prossimo decennio. Uno degli aspetti da non sottovalutare poi sono le implicazioni economiche derivanti anche dal conseguente aumento delle complicanze più pericolose, come il distacco di retina, il glaucoma, la cataratta o la maculopatia miopica. È ormai chiarito che la miopia è una conseguenza della maggiore sedentarietà della società odierna: tra le indicazioni emerse per affrontare il problema vi è quella di trascorrere più tempo all’aria aperta, sotto la luce del sole; ciò deriva dalla teoria che la luce negli occhi colpisce la dopamina, neurotrasmettitore che rilascia sostanze che prevengono l’allungamento dell’occhio, causa a sua volta della miopia. Attualmente le possibilità di intervento sono legate all’applicazione di atropina e alla chirurgia refrattiva con il laser. I laser a femtosecondi, ricordiamo, sono l’asse portante della chirurgia refrattiva, e si stanno espandendo anche nel campo della chirurgia di elezione riparativa. Sono state quindi valutate le nuove frontiere della microchirurgia in un ambito disciplinare, quello della chirurgia della cataratta, che è estremamente delicato e dove l’apporto della ricerca italiana è determinante. Un altro argomento del congresso, infatti, è stato la tendenza ad anticipare l’età dei pazienti sottoposti agli interventi di cataratta ai primissimi sintomi o addirittura prima che si manifesti. Ciò ha portato alla definizione di una nuova diagnosi: Dysfunctional Lens Syndrome (DLS), o Sindrome del cristallino disfunzionale, che si verifica quando è in atto un peggioramento della vista non dovuto alla cataratta e nemmeno alla presbiopia. Anche in questo caso si tratta di un fenomeno ormai diffuso negli USA e ancora molto dibattuto, originato dall’esigenza dei pazienti di mantenere inalterate le proprie capacità visive e quindi anche lavorative. In molti casi si tratta di pazienti che non accettano di dover portare gli occhiali e che magari in giovane età si sono sottoposti a chirurgia e richiedono un nuovo intervento quando subentra la presbiopia. Inoltre si è parlato di un altro argomento che solleva molti dubbi: la nuova procedura Lumineyes per il cambio di colore dell’iride, una tecnica in fase di sperimentazione e non ancora approvata da nessun organo di controllo. Il timore e’ che con il tempo possano insorgere effetti collaterali. Per esempio, il pigmento liberato dall’iride potrebbe bloccare la fuoriuscita dell’umor acqueo, e quindi aumentare la pressione oculare, la cui possibile conseguenza è il glaucoma pigmentario e della cataratta. Si tratta di procedure da valutare con cautela e che richiedono ulteriori esperienze cliniche.
Infine ricordiamo che il congresso si è concluso con l’asta di beneficenza delle opere realizzate dagli studenti delle Accademie d’arte di Milano, Firenze, Napoli e Torino a favore del progetto Riflesso rosso di Vision+, grazie al quale per un anno verrà effettuato questo test di screening a tutti i neonati della Clinica Mangiagalli di Milano.