Flusso sanguigno retinale e reattività vascolare nei fumatori cronici

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Il fumo da sigaretta è riconosciuto essere come uno dei primari fattori di rischio per quanto riguarda diverse patologie oculari, tra cui la degenerazione maculare legata all’età.
Il fumo contiene più di 4.000 composti chimici, alcuni dei quali non ben identificati, oltre a sprigionare circa 200 gas altamente dannosi; i suoi due principali costituenti sono però il monossido di carbonio e la nicotina.
In particolare, nel soggetto fumatore abituale viene a determinarsi un aumento della produzione di radicali liberi e si registra una diminuzione degli antiossidanti presenti nel circolo sanguigno, il che sottopone, senza dubbio alcuno, anche la regione oculare ad un maggiore stress ossidativo e dunque a rischi decisamente più elevati di insorgenza di patologie rispetto a coloro i quali non fumano.
Questo studio si è proposto di esaminare l’impatto che possiede il fumo di sigaretta su soggetti giovani in salute (sia fumatori che non fumatori) con particolare riferimento a due importanti parametri oculari: il flusso sanguigno retinale (RBF) e la reattività vascolare della retina (RVR).
Lo studio è stato condotto su due gruppi, uno formato da 10 giovani non fumatori e l’altro da 9 fumatori, composti sia da uomini che da donne che godono di buona salute, sui quali sono state effettuate misurazioni di RBF e RVR all’interno di un circuito gassoso progettato per monitorare le diverse fasi della respirazione (condizioni basali, ipercapnia normossica e recupero).
Per quanto riguarda i non fumatori si è registrato un aumento del diametro arteriolare retinico con conseguente incremento del flusso sanguigno nelle fasi di ipercapnia normossica (presenza di anidride carbonica nel sangue in misura superiore alla norma). Nei soggetti fumatori si registra, altresì, un notevole incremento della velocità e del flusso sanguigno nella fase di ipercapnia, mentre il diametro vascolare resta pressoché invariato. Esaminando i dati prima e dopo il consumo di una sigaretta, in questi soggetti si evidenzia un sostanziale mantenimento stabile dei parametri principali quali flusso, velocità e diametro delle zone arteriose e venose.
Confrontando la reattività e il flusso sanguigno retinale tra i due gruppi si evince che nei fumatori la percentuale di variazione nella fase di ipercapnia, rispetto al riferimento, del diametro arteriolare retinico e del flusso sanguigno è minore in confronto al gruppo dei non fumatori; non si riscontrano differenze per quanto concerne la velocità sanguigna e le dimensioni delle regioni venose.
Nella fase immediatamente successiva al consumo di sigaretta si ha un notevole incremento dei livelli di monossido di carbonio, il quale ha circa 200/250 volte maggiore affinità con l’emoglobina che con l’ossigeno, e in più riduce la capacità degli eritrociti di trasporto di quest’ultimo. La nicotina, poi, stimola il sistema nervoso simpatico con l’effetto di aumentare la pressione sanguigna e indurre la vasocostrizione.
Lo studio, in definitiva, ha mostrato che la reazione vascolare retinale nella fase di inalazione dell’anidride carbonica risulta ridotta nei soggetti fumatori rispetto ai non fumatori.
Fumare sigarette presenta l’effetto indesiderato di una diminuzione della reattività della retina, le cui conseguenze, com’é facile dedurre, possono essere anche seriamente nocive.

Fonte
Investigative Ophthalmology & Visual Science
Retinal Blood Flow and Vascular Reactivity in Chronic Smokers
Kalpana Rose, John G. Flanagan, Sunni R. Patel, Richard Cheng, Christopher Hudson

Vincenzo Marra